Noi su Coronet News

La nostra storia sul “Coronet News” del Club Svedese

Quando comparve on-line per la prima volta il mio sito dedicato ai Coronet nel 2001, la cosa suscitò curiosità ad alcuni membri del Coronet Club Svedese. La prima volta son finita a Natale in copertina. La seconda volta, molto gentilmente, mi offrirono la possibilità di pubblicare il nostro racconto sul loro giornalino. Condivido qui!

When I first put my Coronet website online in 2001, it aroused the curiosity of some members of the Swedish Coronet Club. The first time I ended up on the Christmas cover. The second time, very kindly, they offered me the chance to publish our story in their magazine. I share it here!

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In copertina del giornalino “Coronet News” a Natale 2002

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La nostra storia su “Coronet News” nel 2007

Traduzione italiana dell'articolo svedese

Mi sono innamorata delle barche Coronet dal 1988, quando avevo 11 anni (oggi ne ho 29 anni). A quel tempo avevamo una barca norvegese, un Saga 27.

Una volta che eravamo fuori in mare, incontrammo una famiglia che aveva una bellissima barca chiamata “Lola”, si trattava di un Coronet 24 tenuto in ottime condizioni. La loro barca era equipaggiata al meglio e stavano uscendo per andare a fare pesca d’altura di tonni.
Mi sono innamorata del Coronet fin dal primo momento! Era una barca piuttosto piccola però molto ben progettata, con un’atmosfera calda e accogliente dagli interni in legno e un ampio spazio sul ponte di poppa che sembrava una terrazza sul mare. Nella mia immaginazione, il Coronet era il massimo, un ottimo posto per giocare e rilassarsi. L’ho persino sognato. Ho cominciato a cercare le barche Coronet in ogni porto in cui siamo andati e l’ho cercato in tutte le riviste nautiche che mio padre aveva e comprava. La cosa è andata così avanti che i miei genitori alla fine, stanchi di tutte le mie lamente e richieste, hanno cominciato a pensarci su e alla fine furono d’accordo con me che avevo ragione; il Coronet era davvero una bella barca.

Un giorno in cui eravamo in vacanza in Liguria, ho visto un vecchio Ocenfarer 32 e fu amore a prima vista. Mia madre stava già pensando che avremmo avuto bisogno di una barca più grande, quindi era il momento giusto per insistere e alla fine convincere i miei genitori a comprarla.
Ma era troppo tardi! Comprò la barca un signore svedese (forse uno di quelli che che sta leggendo questo articolo…). In ogni caso, per noi era ormai chiaro che che il nostro preferito era un 32 Ocenfarer, e abbiamo ricominciato a cercarne uno. Tuttavia, in Italia non c’erano molti annunci di vendita di Coronet, quindi stavamo per rinunciare, quando improvvisamente ho visto un annuncio di un 32 Deepsea che faceva al caso nostro.Ormai ero già una persona adulta e potevo decidere da sola ed ero anche un po’ esperta di Coronet – insomma, comprammo la barca! Aveva bisogno di alcune riparazioni. Mio padre si occupava di tutte le attività meccaniche ed elettriche e mia madre cuciva nuovi tessuti e si prendeva cura del resto della ristrutturazione. L’anno scorso ho preso la patente nautica e ora sento il Deepsea come “mia barca” (ma senza l’aiuto di mamma non vado da nessuna parte). Ogni volta che andiamo a visitare le fiere e i saloni nautici, faccio un confronto tra le nuove imbarcazioni moderne ed il nostro Coronet, e vengo sempre via da lì orgogliosa e felice di possedere una barca più bella, comoda e spaziosa.

Maggiori informazioni sulla barca di Susy sul suo sito web www.coronet-italia.it